CHI È SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - La scienza ci dice che è impossibile fermare il tempo. Eppure, al minuto 103 di Italia-Francia, finale del Mondiale del 2006, la sensazione nel Belpaese è stata proprio quella. Tutti lì, fermi, in stato catatonico, ad aspettare l'esito di un colpo di testa che è entrato di diritto nella Storia del calcio. “Cross di Sagnol, cerca Zidane… Buffon! Buffon!”. Queste sono le testuali parole pronunciate da Fabio Caressa, con voce spaventata.
Nella mente di ciascuno è rimasta bene impressa “la parata del secolo”, come del resto la frustata violentissima del fuoriclasse Zinedine Zidane. Ma come spesso accade nella Storia, si dà poca attenzione ai particolari e si celebra solo l'evidenza. Già, perché qualcuno deve pur averlo crossato quel pallone (tra l'altro in modo magistrale) per Zizou.
Quel qualcuno è Willy Sagnol, che all'epoca dei fatti di mestiere faceva il terzino destro. Ora è CT della Georgia, e insieme ai suoi ragazzi ha compiuto un'impresa straordinaria, mai riuscita a Tbilisi e dintorni: qualificarsi alla fase finale di una grande competizione internazionale, EURO2024.
CHI È SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - LA CARRIERA DA GIOCATORE
CHI E' SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - La carriera di Sagnol inizia nel 1995, quando muove i primi passi nel Saint-Etienne, squadra della sua città. Vi resta per due stagioni, per poi approdare al Monaco, dove rimane sino al 2000 e vince una Ligue 1. Poi arriva il grande salto: il nome della città è lo stesso, solo che cambia l'accento. Dal ricco Principato di Monaco passa alla fredda ma più vincente Monaco di Baviera. Il bottino, come volevasi dimostrare, è cospicuo: in dieci stagioni colleziona 184 presenze, ma soprattutto conquista cinque Meisterschale (vittorie del campionato tedesco), quattro Coppe di Germania e una Champions League. Tre terribili infortuni lo portano, dopo qualche anno, ad appendere gli scarpini al chiodo, nel 2009.
Nella nazionale transalpina totalizza 58 presenze, e l'unico grande appuntamento vissuto da titolare è proprio il Mondiale tedesco del 2006, in cui Domenech non rinuncia mai a lui.
Durante il suo percorso calcistico Sagnol ha svolto per la maggiore il ruolo di terzino destro, ma è stato talvolta adattato a quinto di centrocampo o anche a difensore centrale. Laterale molto accorto e attento alla fase difensiva, si disimpegnava benissimo anche in fase di sovrapposizione. Ma il suo marchio di fabbrica era il cross potente e preciso per i compagni, tanto che i tifosi del Bayern Monaco gli avevano affibbiato il soprannome di “Flankengott”, in italiano precisamente “il Dio del cross” (il traversone per Zidane in quella notte del 2006 non era un caso fortuito).
CHI È SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - LA CARRIERA DA ALLENATORE
CHI E' SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - Il cammino da allenatore inizia con la consueta gavetta: prima come mister ad interim della Francia U-20, poi con l'U-21 sempre dei les Bleus. Dopo un'ottima parentesi (sei vittorie e due pareggi), viene ingaggiato dal Bordeaux come tecnico della Prima Squadra. L'esperienza con i Girondins va in calando: il primo anno raggiunge il sesto posto, il secondo l'undicesimo, mentre il terzo non lo finisce neppure, dato che viene sollevato dall'incarico per mancanza di risultati. L'anno successivo sceglie il ruolo di vice-allenatore, e il suo maestro è uno che un paio di trofei in carriera li ha vinti: si tratta di Carlo Ancelotti, ai tempi alla guida del Bayern Monaco.
Fino a quel momento ha la sembianze di una modesta carriera da allenatore. Poi, all'improvviso e a distanza di cinque anni dall'ultima volta, arriva la chiamata che non ti aspetti: la Federazione Calcistica della Georgia punta su Sagnol come CT della nazionale. Ed è ora che arriva il bello.
CHI È SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - I NUMERI CON LA NAZIONALE
CHI E' SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - Neanche il tempo di iniziare a conoscere i suoi e cercare di rodare i meccanismi, ed è già ora di Qualificazioni per il Mondiale in Qatar del 2022. La prima grande prova va maluccio, con il quarto posto nel girone dietro a Spagna, Svezia e Grecia. Piano piano però si cominciano a vedere identità di gioco e primi risultati: nell'edizione 22/23 della Nations League, la Georgia si classifica prima in Lega C e dunque viene promossa in Lega B.
Questo le permette, nonostante il piazzamento come quarta forza nel girone di Qualificazione per EURO 2024, di potersi giocare i playoff per accedere agli Europei. In semifinale c'è il Lussemburgo, che viene agilmente spazzato con un 2-0 firmato Zivzivadze. In finale, a Tbilisi è appuntamento con la Storia; e la Georgia non può assolutamente darle buca. I Crociati superano ai rigori la Grecia (0-0 nei regolamentari) e si guadagnano per la prima volta in assoluto un posto in un Europeo. I tifosi georgiani aspettavano questo istante dal 1996, anno in cui la Georgia è stata riconosciuta ufficialmente come nazionale.
CHI È SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - MODULO E FILOSOFIA DI GIOCO
CHI E' SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - "Non si può difendere e basta sperando in un errore dell'avversario. Quell'errore bisogna essere bravi a provocarlo essendo ambiziosi nel gioco. Non avrai mai delle possibilità se non corri rischi". Appena dopo essere stato scelto come CT, Sagnol aveva già in mente che impronta dare alla sua squadra.
Si, perché la Georgia non è solo Kvaratskhelia, come pensano in tanti. È una macchina ben oliata, una formazione compatta e sfrontata in base alla situazione. Nel 3-4-1-2 di Sagnol c'è una colonna portante per ogni ruolo. In porta c'è il muro del Valencia Mamardashvili, capace di parare ben due rigori nella roulette finale contro la Grecia. In difesa il navigato Kashia fa sentire in ogni occasione tutta la sua esperienza. A centrocampo l'inventore del gioco è Chakvetadze, mentre in attacco sono presenti i pezzi più pregiati. Ad accompagnare bomber Mikautadze (23 reti in Ligue 2) c'è la stella più brillante della squadra: Kvicha Kvaratskhelia. Il gioiellino del Napoli è per distacco il giocatore più dotato qualitativamente, e di conseguenza da lui nascono i pericoli maggiori per gli avversari.
CHI È SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - LA STORIA TOGLIE MA NON DIMENTICA
CHI E' SAGNOL, IL CT DELLA GEORGIA - Il caso Sagnol è emblematico. Se Gigi Buffon non avesse avuto quel riflesso pauroso, probabilmente sarebbe passato alla Storia come “il calciatore che, insieme a Zidane, ha regalato alla Francia il Mondiale 2006”. Per fortuna è andata diversamente, ma la Storia tante volte non dimentica quelli che sono stati danneggiati dai suoi avvenimenti. Anzi, alcune volte se si persevera si viene ricompensati con un premio ancora migliore.
Ed è proprio quello che è successo: finalmente la Storia si ricorderà di Sagnol come attore protagonista e non come comparsa, in un modo e in un Paese che probabilmente non avrebbe immaginato neanche nei sogni più strampalati.
Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram @nakrebi